“Mi dai un prosecchino?”. Quante volte me lo sono sentita chiedere. La troppa fama ha generato tanta confusione. Allora, voglio cogliere l’occasione per spiegare, in modo semplice, cos’è il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG. Si tratta di un vino bianco in tre versioni prodotto con uno dei vitigni più rappresentativi del Veneto. Se stai cercando un vino di tradizione e dal forte legame con il territorio di provenienza, allora ti consiglio di continuare a leggere questa guida che ho scritto per te. Infatti, qui troverai riunite in forma sintetica e completa le caratteristiche e la zona di produzione di questa importante denominazione tra le 14 DOCG del Veneto. Inoltre, ho inserito anche spunti di enoturismo.

Con quali vitigni si produce il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG?
Il vitigno principale per la produzione del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG è la Glera per il minimo dell’85%. Alcuni produttori utilizzano altri antichi vitigni autoctoni per comporre le cuvée da avviare alla spumantizzazione. In particolare, stiamo parlando di Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga, che erano coltivati nell’area fin dal 1500.
Quali sono le categorie di Prosecco?
Le categorie del Prosecco DOCG sono 3: Tranquillo (fermo), Frizzante e Spumante. Anche se il 90% del vino è spumante accompagnato solo in questo caso dalla menzione Superiore, in realtà il disciplinare prevede anche queste altre due opzioni.
Quali tipi di Prosecco spumante esistono?
Esistono 4 tipologie di spumante: la DOCG, DOCG Cartizze, DOCG Sui Lieviti e DOCG Rive.
Qual è la zona di produzione?
Il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG può essere prodotto solo nel territorio collinare di 15 comuni veneti: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor, Valdobbiadene.
Che metodo si usa per la spumantizzazione?
La spumantizzazione, che avviene in autoclave con il metodo Martinotti, è stata perfezionata e codificata nella seconda metà del ‘900 a Conegliano dal professor De Rosa, permettendo di esaltare al meglio le specificità dello spumante di questa zona. Conegliano è da sempre culla della ricerca e oltre all’antica Scuola Enologica e al Centro di Ricerche Viticole, è presente una sede Universitaria per la laurea in Viticoltura ed Enologia, strutture che consentono di tramandare alle nuove generazioni, il patrimonio umano e scientifico sviluppato nei secoli in questo territorio. Per la tipologia Sui Lieviti si uva, invece, la rifermentazione in bottiglia (localmente detta “col fondo” o “sur lie”). Questa è la prima versione con le bollicine nata tra queste colline.
Quali versioni esistono dello spumante?
La versione spumante del Prosecco DOCG viene prodotta nelle versioni Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi-sec che si distinguono per il residuo zuccherino. Lo spumante con il riferimento Sui Lieviti deve essere messo in commercio nella tipologia Brut Nature (a questo link trovi la tabella zuccheri vino).
- L’Extra Brut è stato introdotto nel 2019. È lo spumante per gli amanti di un gusto più secco, che esalta la vivacità e la fruttosità delle uve.
- La tipologia Brut si caratterizza per profumi freschi e fruttati, con sfumature di agrumi.
- L’Extra Dry è la versione tradizionale che combina l’aromaticità con la sapidità. Fresco, elegante ricco di profumi di fiori e frutta bianca, al palato è morbido ed al tempo stesso asciutto.
- La tipologia Dry si caratterizza per la maggiore aromaticità, per profumi più complessi ed una maggiore pienezza gustativa.
Quali sono gli abbinamenti gastronomici più adatti?
- Extra Brut: crudité, primi di mare e di terra
- Brut: antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno, oppure come si usa nel territorio a tutto pasto.
- Extra Dry: aperitivo, minestre di legumi e frutti di mare, paste con sughi di carne delicati, formaggi freschi e carni bianche, soprattutto pollame.
- Dry: dolci a pasta secca o cibi piccanti della cucina fusion.
- Sui Lieviti: insaccati e formaggi, piatti tipici come il baccalà o le sarde in saor, ma anche lieviti come la pizza.
A che temperatura va servito un Prosecco DOCG?
Per apprezzare appieno le diverse sfumature delle tre tipologie è fondamentale servirle alla temperatura corretta. Il Conegliano Valdobbiadene va servito ad una temperatura tra 6° e 8°C, e per degustarlo è indicato un calice a tulipano piuttosto ampio, che faccia apprezzare gli aromi. Una curiosità: per valorizzare le caratteristiche del vino, Riedel ha creato il calice Prosecco, con uno stelo lungo per avere sempre la mano distaccata dal bevante. Sono sconsigliate dal consorzio la flûte e la coppa.
Enoturismo
Il nuovo percorso della Strada del Prosecco e dei Vini delle Colline di Conegliano Valdobbiadene, istituito nel 2003, rappresenta l’erede diretta della prima via enoturistica italiana, creata nel 1966. L’itinerario inizia dalla celebre Scuola Enologica di Conegliano, per scoprire le origini della tradizione spumantistica. A poca distanza, si trovano il monumento nazionale ottocentesco antica Bottega del Vino e il Museo Enologico L. Manzoni, che conserva le ricerche condotte dai vari studiosi della Scuola, creatori di vitigni rinomati a livello internazionale, come l’Incrocio Manzoni. Continuando, poi, verso San Pietro di Feletto, c’è la Pieve romanica del XII secolo. Scendendo verso Refrontolo, tra boschi e vigneti, incontrerete il Molinetto della Croda, incastonato nella roccia. Proseguendo verso Solighetto, c’è la settecentesca Villa Brandolini, oggi sede della Strada, che ospita spesso esposizioni artistiche. Man mano che vi avvicinerete a Farra di Soligo, il paesaggio collinare si farà più aspro e ripido. Proseguite lungo le colline dalle caratteristiche forme a cono fino a Colbertaldo, da cui potrete salire verso l’apice della denominazione: il Cartizze, uno dei paesaggi vitivinicoli più incantevoli d’Italia. L’antico itinerario della Strada del Prosecco culmina a Valdobbiadene, cuore produttivo della DOCG e sede di numerose cantine spumantistiche.
Sitografia
- Disciplinare di produzione Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG presso il MASAF – Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste sezione Catalogo Viti. Politicheagricole.it
- Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG – Il Consorzio è un ente privato d’interesse pubblico e raggruppa tutte le categorie di produttori: i viticoltori, i vinificatori, gli imbottigliatori. Tre sono i temi attorno ai quali concentra il suo lavoro: tutela, promozione e sostenibilità. Prosecco.it